Keep breathing, JamesXWade

« Older   Newer »
  Share  
estrelas
view post Posted on 22/3/2012, 23:43




Avevo accarezzato i suoi capelli mentre lo ascoltavo ancora parlare, era il suono della sua voce ad incantarmi più di ogni altra cosa, i suoi occhi. Mi stavo accorgendo di bramare il suo tocco più di ogni altra cosa al mondo. Ma non potevo chiedergli tanto, quindi mi limitai a seguirlo fuori di lì, avevo voglia di un gelato, con lui poi era come toccare il cielo ancora una volta.
"tu sei pazzo, lo sai vero?" La mia voce risuonava quasi stridula anche a me mentre osservavo il posto, era il ristorante più lussuoso che avessi mai visto, non mi avevano mai portato in posti del genere. I lampadari erano di cristallo, alcuni di essi scendevano verso il basso con grazia, regalando giochi di luce straordinari sulle pareti, mi sentivo quasi a disagio mentre il cameriere ci scortava al tavolo. Come molte volte James si era limitato ad alzare gli occhi al cielo e scuotere la testa sorridendo divertito. Non ci potevo fare nulla, era troppo ai miei occhi! Si, aveva parlato di un posto speciale ma così era veramente una follia! "Smettila di farti paranoie, sei perfetto!" mi riprese sorridendo e scostandomi lui stesso la seggiola. Mi sedetti senza nemmeno accorgermi di avere messo su il broncio, mi stavo chiedendo perchè tutto quello, aveva detto che doveva dirmi una cosa e mi aveva convinto ad uscire a cena anche dopo l'ultima litigata."tirala breve, per favore!" Lo ripresi sentendomi d'improvviso la persona meno riconoscente presente sul pianeta. "la vuoi breve? va bene. Ti amo."
Scossi la testa mentre camminavo, era un altro ricordo o me lo stavo inventando di sana pianta? No, probabilmente no... era come al solito, la mia testa continuava a riempirsi di lui, piccoli pezzi di puzzle che riprendevano il loro posto in una vita che era gia finita una volta.
"Wade!" La sua voce, era la sua voce quella che mi chiamava e davvero, avrei voluto girarmi, avrei voluto tornare subito da lui ma quella... cosa fu più veloce anche del mio pensiero, mi investì in pieno. Il dolore non arrivò subito, no, fu peggio, il dolore mi colse completamente impreparato insinuandosi in ogni millimetro della mia stessa anima. Bruciavo, stavo bruciando. Non mi ricordo se urlai ma la cosa peggiore fu accorgermi di non essere ancora morto mentre la carne si scaccava dal mio corpo, allora si, mi accorsi di stare urlando, la mia voce si univa ad altre cento, mille ma l'unica vera cosa che mi auguravo era che lui fosse abbastanza lontano da non seguirmi. Dentro di me l'unico vero rimpianto era non essere riuscito a dirgli ancora una volta quanto l'amavo o non essere riuscito a dimostraglielo davvero...
E poi il buio. Sbiancai allungando istintivamente una mano verso la sua afferrandogliela. Non me ne fregava un cazzo del fatto che avessimo detto di non andare velocemente, avevo bisogno di restare in contatto con quel tempo, quel posto, non tornare ancora lì. Avrei dovuto parlarne con Alef una volta tornato in Siberia. Respirai cercando di convincermi che l'aria non avrebbe bruciato i polmoni, come in quel nuovo ricordo.
Avevano ragione, ero morto e poi ero stato riportato in vita per un gioco crudele e perverso.
"Io lo voglio piccolo il gelato."
No, non gli avrei confessato nulla in quel momento, avrei cercato di evitare nuovi drammi in quella giornata, avrei preferito restare in quello stato, relativamente tranquilli.
 
Top
Astaroth Arslan
view post Posted on 23/3/2012, 00:28




i5yps5
L'aria fresca mi investì in pieno non appena mettemmo piede fuori casa. Era giugno inoltrato e il sole batteva cocente, ma per fortuna c'era ancora quella brezza leggera che rendeva piacevole le giornate all'aperto. Camminai tranquillamente al suo fianco verso Regent's Park. Una parte di me sperava che gli scatenasse qualche ricordo... in fondo ci avevamo passato molto tempo, sia noi due da soli che con Kim. In quel posto erano conservati molti dei nostri momenti insieme... spesso ci ero tornato da solo dopo la sua morte... effettiva o presunta che fosse! Ogni volta però sentivo lacrime calde rigarmi le guance... quel parco aveva un potere assurdo su di me... speravo soltanto che i suoi effetti non fossero tanto devastanti anche su Wade, non volevo certo sovraccaricarlo di informazioni. Restai in silenzio, mentre passeggiavamo, troppo preso dai miei pensieri, ma il loro flusso venne interrotto quando la mia mano venne stretta dalla sua. Mi voltai a guardarlo con stupore. Non era stato il gesto in sè ad allarmarmi, ma la foga con cui aveva afferrato e stretto le mie dita... era come se stesse cercando un appiglio con la realtà. Il mio presentimento trovò fondamento non appena vidi il suo volto cinereo, mi fermai immediatamente sul boulevard costeggiato d'alberi e lo abbracciai dolcemente, lasciando che nascondesse il volto sul mio petto. "Un altro ricordo?" domandai, accarezzandogli dolcemente la schiena, tenendo il mio capo contro al suo. Non saprei dire perchè, ma quella mi sembrava la causa più plausibile del suo improvviso cambio d'umore. Dopotutto nessuno aveva parlato, non c'erano nemmeno persone intorno a noi che avessero manifestato interesse nei nostri confronti perciò non poteva essere un modo per affermare il nostro legame... ancora un po' incerto date le circostante. Lo coccolai a lungo, fregandomene dei divieti che mi ero autonomamente imposto. "Va tutto bene. Sono qui, ok?" credevo di sapere cos'avesse ricordato... la reazione a quell'istantanea era stata troppo impulsiva e disperata perchè potesse trattarsi di un frammento di litigata o qualcosa di simile. La sola cosa che avrebbe potuto sconvolgerlo a quel modo era rivivere sulla propria pelle uno degli avvenimenti a cui probabilmente non si era ancora detto disposto a credere: lo scoppio della bomba. Non gli chiesi nulla in proposito, comunque. Mi limitai a staccarmi gentilmente da lui, sorridendo in modo da rassicurarlo ancora per poi riprendere a camminare tenendo la sua mano stretta alla mia. La conferma ai miei sospetti arrivò non appena chiese un gelato piccolo. Di solito lo prendeva bello grande, quindi quella sua insolita richiesta poteva voler dire soltanto che gli si era chiusa la bocca dello stomaco. Annuii soltanto, senza fargli capire che avevo capito dal momento che lo conoscevo fin troppo bene e mi avvicinai al gelataio fuori dall'ingresso del parco. "Un cono piccolo cioccolato bianco e fragola ed uno, sempre piccolo, cioccolato al rum e menta" pagai e consegnai a Wade il proprio gelato, continuando tuttavia a tenergli la mano mentre mi inoltravo all'interno del Parco, stupendomi, ogni volta come se fosse la prima, di quanto fosse bello ed immenso. "Sai, qui ci venivamo spesso... ci abbiamo portato anche Kim quand'era più piccola... ci piaceva anche venirci di sera. Ci sedevamo su una delle panchine davanti al laghetto e restavamo fino alla chiusura..." sorrisi, ricordandomi di un altro particolare. "Una volta ci abbiamo persino passato la notte" confessai ridendo appena. "Ci siamo fatti volutamente chiudere dentro, nascondendoci ai guardiani notturni. Aveva coperte e sacchi a pelo con noi, nel caso ci fossimo addormentati, ma alla fine abbiamo passato tutto il tempo svegli, l'uno accanto all'altro a guardare le stelle prima e dopo aver fatto l'amore." ripresi beandomi per un attimo del calore che quel ricordo mi regalava ogni volta. "Non era molto che stavamo insieme, però... infatti ti stupisti un sacco che l'idea fosse partita da me... credo che ancora pensassi fossi un Parlamentare rigido ed ossequioso, ma ti sei ricreduto piuttosto in fretta!" scoppiai di nuovo a ridere. Era in momenti come quello che dimostravo meglio di che pasta sono realmente fatto. Sul lavoro sono in un modo, ma con lui mi trasformo totalmente. Penso sia questo che gli abbia fatto cambiare idea su di me... cosa che sono fermamente convinto abbia contribuito a farlo capitolare!

Edited by Astaroth Arslan - 23/3/2012, 16:09
 
Top
estrelas
view post Posted on 23/3/2012, 01:22




Era dolore, tremendo, inquietante, almeno fino a qualche secondo prima ma poi tutto aveva smesso di fare male, era non sentire nulla, c'erano solo i respiri rantolanti delle persone accanto a lui ed il suo stesso rantolo... non pensava che morire fosse così difficile, pensava ci volesse di meno, avrebbe anche riso se ne avesse avuto la forza, James però doveva stare bene, doveva stare veramente bene...
Singhiozzai appena prima che mi abbracciasse, non stavo piangendo, avevo solo bisogno di lui in quel momento, mi tenne la mano anche mentre camminavamo verso la gelateria, non lo ascoltai nemmeno mentre ordinava il gelato ma quando me lo porse mi stupii di vedere i miei gusti preferiti, mi conosceva davvero bene a quanto pareva.
Sorrisi tirato leccandolo appena ed ascoltandolo, doveva essere un caso strano di sdoppiamento di personalità.
"Mi piacerebbe ricordarmelo..."
No, quello non era ancora tornato, però doveva essere bello, anzi, sicuramente.
Fissavo le stelle, almeno fino a quando non mi sentii battere una mano sulla spalla e passare la canna, si ogni tanto mi capitava di fumarne una, soprattutto con lui. Ero certo che James all'inizio ne fosse stato geloso ma poi si era accorto che era più un fratello per me che altro. Alef si sedette vicino a me mentre prendevo un tiro. "ti manca, eh?" Annuii sorridendo triste, era in un altra divisione. "Abbastanza." "Sei innamorato perso, vero? Sorrisi ancora ripassandogli la canna "tu non ne hai idea di quanto sia importante per me è come..."
"é come se ti avessi conosciuto un pò per volta e tu fossi poi diventato il centro stesso del mio universo. Anche quando facevi delle scenate dal nulla, come hai fatto con Alef... Non ci sono mai andato a letto, sai? Anche se penso che tu per un pò l'abbia creduto..."
Avevo finito la frase di quel ricordo mentre leccavo la fragola. Non mi sentivo ancora bene, non sapevo se parlarne o meno ma prima o poi dovevo dirglielo o lui me lo avrebbe chiesto, forse.
"è stato orribile, non sono morto subito, mi era sembrato ma poi avevo ripreso conoscenza, non mi faceva più male nulla solo che non riuscivo a respirare bene, c'era qualcosa nella mia gola, probabilmente sangue...ho agonizzato per ben due ore prima di morire davvero ma l'unica cosa che pensavo era che non sapevo dove eri tu, tanto era chiaro che sarei morto, la cosa importante era che tu invece stessi bene, solo quello..."
Tirai appena la sua mano, intrecciando meglio le dita alle sue e facendolo voltare verso di me.
"Baciami... l'ultima volta e basta, davvero, anche a stampo, si preferirei di più come prima ma va bene quello, solo... ho bisogno che tu lo faccia, ti prego."
Sembrava un capriccio egoistico ma non era del tutto vero, sentivo il bisogno che mi rassicurasse davvero di essere lì è l'unico modo che avevo era quello, conoscevo la mia testa e sapevo che essere abbracciato non mi sarebbe bastato. Avevo bisogno del suo sapore anche lieve ed era una cosa che non mi spiegavo del tutto, una cosa quasi incontrollabile. Speravo non facesse storie o mi tirasse fuori un altra menata assurda, non gli avevo mica chiesto di sbattermi al muro e scoparmi davanti a tutti, no?
 
Top
Astaroth Arslan
view post Posted on 23/3/2012, 12:53




i5yps5
Non sopportavo di vederlo in quello stato. Era qualcosa che esulava completamente dalle mie capacità! Lo strinsi a me cercando di calmarlo ancora, ormai conscio di cosa l'avesse sconvolto tanto. Wade non avrebbe mai potuto nascondermi nulla, sapevo bene ciò che gli passava per la testa e cosa fosse in grado di sconvolgerlo. Tuttavia non gli chiesi nulla. Sebbene venisse considerato un generale spietato ed un killer efficiente e temibile, in quel momento dimostra soltanto di essere sè stesso: un ragazzo fragile il cui mondo ora conosciuto gli stava letteralmente crollando addosso. Lo coccolai a lungo, poi lo portai in gelateria dove scelsi i suoi gusti di gelato preferiti. Mi incamminai con lui all'interno del parco, raccontandogli avvenimenti piacevoli che ci avevano visto protagonisti, ma di cui non si ricordava affatto. "Torneranno anche loro... non ci sono molte tragedie nel nostro passato insieme, per fortuna..." In effetti, a parte la bomba e la morte di sua nonna, non abbiamo mai avuto troppi problemi. Certo, ogni tanto litigavamo ma trovavamo sempre il modo di fare pace... Lo guardai, trovandolo stranamente pensiero... mi chiesi quale aneddoto stesse affollando la sua mente.

CITAZIONE
"é come se ti avessi conosciuto un pò per volta e tu fossi poi diventato il centro stesso del mio universo. Anche quando facevi delle scenate dal nulla, come hai fatto con Alef... Non ci sono mai andato a letto, sai? Anche se penso che tu per un pò l'abbia creduto..."

Lo guardai un momento sconvolto. Non mi aveva mai detto cose del genere quando stavamo insieme... e soprattutto non così d'improvviso. Mi scolsi in un sorriso accarezzandogli dolcemente il capo, sospirando tranquillo. "All'inizio l'ho pensato sì... ero un po' geloso del vostro rapporto, avevo paura ti potesse tenere lontano da me... ma con l'andare della nostra relazione sono sempre stato sicuro di te, Wade. Non ho mai pensato che avresti potuto tradirmi... non ero sempre sicuro che non mi avresti lasciato, ma mai ti ho ritenuto in grado di farmi le corna... avevi troppo rispetto per me e forse è questo che mi metteva un po' in allarme quando ti sapevo con Alef. Con lui eri molto più sciolto, con me... soprattutto quando eravamo con altri Parlamentari o ad un qualche ricevimento a Buckingam Palace avevo sempre l'impressione che ti stessi sforzando di essere qualcuno che non eri, una specie di stereotipo... in quei momenti quasi non ti riconoscevo perchè io ti amo così per come sei, non per come altri ti vorrebbero" avevo cercato di spiegarglielo milioni di volte, ma in quelle occasioni non riusciva proprio a comportarsi spontaneamente e un po' mi dispiaceva. Avevo sempre paura che stare con me lo affaticasse. Sospirai riprendendo a camminare, ma lui si fermò di nuovo cogliendomi ancora di sorpresa. Si era davvero ricordato della bomba e me ne stava parlando senza che gli avessi chiesto niente... avrei voluto rassicurarlo, dirgli che poteva anche non dirmi nulla se ciò l'avesse fatto stare meglio, ma lui continuava a confidarsi... quasi come se stesse cercando di liberarsi da un peso. "Non sono mai più stato bene dopo quel giorno. Kim ed io non mi consideriamo nemmeno più vivo... diciamo che sono uno spettro che arranca nel mondo dei mortali aggrappato però alle proiezioni di un passato che sembrava perduto" mi liberai a mia volta da quella consapevolezza, sentendo finalmente il cuore alleggerirsi appena... quell'anno senza di lui era stato massacrante, ma ancora non potevo dirmene completamente fuori. La sua mancanza l'avevo sentita distintamente ogni giorno, ero stato letteralmente dominato da essa e forse fu per quello che non mi stupii della sua richiesta nè avanzai qualche obiezione. Lui era l'uomo che amavo, la ragione stessa della mia esistenza... non potevo neppure pensare di ribellarmi a quel sentimento o a quel suo desiderio... In un istante mandai a fanculo tutto ciò che gli avevo detto fino a quel momento e chinai il mio viso sul suo, accarezzandolo ancora con le dita di entrambe le mani. Strusciai lentamente la bocca sulla sua, poi intrappolai prima il labbro inferiore poi quello superiore fra le mie labbra ed infine le schiusi, insinuando anche la lingua nella sua cavità calda. Non era un bacio impetuoso, era più un lento assaporarsi di nuovo che trasmetteva al meglio tutte le emozioni degli ultimi giorni. Liberai il suo volto dalla presa delle mie dita e gli passai un braccio dietro la schiena, attraendolo meglio a me mentre continuavo a baciarlo con dolce passione. Non mi sarei ancora spinto più in là di così, ma ormai non potevo più negare a nessuno dei due un contatto simile dal momento che sentivo il desiderio della sua bocca palpabile quanto le fronde degli alberi che ci circondavano e fra cui passava la brezza leggera che ci scompigliava i capelli mentre ancora eravamo uniti nel bel mezzo del viale del Parco.

Edited by Astaroth Arslan - 23/3/2012, 16:09
 
Top
estrelas
view post Posted on 23/3/2012, 14:10




Sorrisi scuotendo la testa, ero quasi sicuro che non fosse altro che paura la mia, avevo paura di non piacergli abbastanza in certe situazioni, non causargli disagio. Con Alef ero certo che andassi bene così, non gli creavi imbarazzo perchè non eravamo mai in luoghi così formali.
"Non era così, volevo semplicemente che nessuno giudicasse te per colpa del mio comportamento, mi sentivo un pesce fuor d'acqua ma nemmeno io avrei mai pensato di tradirti, soprattutto non con Alef... lui è sempre stato innamorato di Christina, si vedeva, quando lei era nei paraggi cambiava e diventava un bambino balbuziente, lei del resto era troppo impegnata a sbavare per te e cercare di farti capire quanto io fossi sbagliato per te. Ancora adesso non ci vado d'accordo ma per tutte altre ragioni...."
Si perchè quello che faceva lei era sempre abborrante per me, lei ne parlava come se fosse la cosa migliore del mondo... che schifo.
Diventai serio quando mi disse che non considerava vivo.
"Ma lo sei, dovevi riprenderti... io non avrei mai voluto che ti abbattessi troppo, l'importante era che tu stessi bene. Fammi indovinare, non hai mai nemmeno povato a rifarti una vita insieme a qualcun altro... Sei uno scemo."
Probabilmente non avevo il diritto di dire quelle cose ma le sentivo davvero, ero certo che non avrei mai voluto vederlo crollare in quella maniera.
per fortuna però dopo mi baciò davvero, fù facile ricambiare.
Mi mancavi, sai?
Si questa volta ero d'accordo con la mia vocina, quel contatto mi era mancato e soprattutto stava riuscendo a calmarmi del tutto, l'odore di carne bruciata stava scomparendo dalle narici in favore del suo, il sapore di sangue veniva sostituito da quello della sua bocca mentre intrecciavo la lingua alla sua e mi stringevo a lui maggiormente, posando la mano libera sul suo petto.
Ea quello che volevo, quello che maggiormente desideravo, un semplice bacio così sentito, per un attimo mi chiesi se lui mi baciava sempre così, probabilmente si, ero stato davvero la persona più fortunata del mondo e pregavo che me ne ricordassi del tutto. Volevo ricordarmene e tornare totalmente da lui, non così, perchè così mi sentivo ancora a metà. Lasciai cadere il gelato quasi finito a terra allacciando le braccia intorno al suo collo, passando una mano fra i suoi capelli prima di staccarmi e posare la fronte sulla sua.
"Grazie..."
mormorai sorridendo. Strano come quel bacio mi avesse tranqualizzato del tutto, rendendomi di nuovo tranquillo e me stesso.
"andiamo..."
Mi staccai riprendendogli una mano e tirandolo per il parco, altrimenti avrei richiato di incollarmi maggiormente a lui e non ci sarebbe stato modo di staccarmi.
 
Top
Astaroth Arslan
view post Posted on 23/3/2012, 15:08




i5yps5
Finalmente mi resi conto di quanto fossero profonde le sue paranoie, l'avevo sempre considerato uno sciocco per queste paura insensate, ma probabilmente l'unico deficiente ero stato io... avevo sempre dato per scontato che lui sarebbe piaciuto a tutti se soltanto si fosse dimostrato sè stesso che nemmeno gliel'avevo mai detto. C'erano un sacco di cose in lui che lo rendevano assolutamente trascinante, ma non ero sicuro se ne rendesse davvero conto. Peccato che nemmeno io mi fossi accorto di qualcosa che Wade considerava palese. "Christina era attratta da me?" i miei occhi sgranati esprimevano la più totale sincerità. Non ci avevo mai fatto caso, la trovavo in gamba nel suo lavoro, ma mi dimostravo spesso duro con lei... soprattutto quando attaccava il mio uomo senza motivo apparente. Ora capivo perchè lo facesse. "Non ci ho mai fatto caso..." ammisi ancora stupito. "Insomma era piuttosto ovvio a tutti che fossi gay, quindi non mi sono preoccupato affatto di cosa le donne potessero pensare di me... a parte quand'ero un ragazzino, ma ho capito presto quale sia la mia vera inclinazione sessuale" Il discorso delle mie passate esperienze eterosessuali era saltato fuori solo una volta con lui da quando stavamo insieme e non sentivo affatto la necessità di tirarlo fuori in quel momento. Non mi avevano mai entusiasmato troppo e difatti scoprii rapidamente quale metà della popolazione mondiale mi attraesse di più per il sesso e le relazioni amorose. Infatti per una ragazza non ero mai stato male come invece era stato per Wade. Glielo confessai d'un fiato, stando ben attento però a non fornirgli troppe informazioni per evitare di preoccuparlo troppo... peccato che la sua memoria stesse riprendendo a funzionare piuttosto bene e che mi attaccò in immediato, avanzando addirittura l'ipotesi che avrei potuto trovarmi un altro compagno. Non gli risposi nemmeno, lo baciai soltanto... sia per esaudire il suo desiderio, sia per fargli capire che sono terribilmente monogamo... quasi come un maledetto pinguino! Con lui mi ero decisamente accoppiato per la vita e da quando l'avevo perso non avevo pensato neppure per un secondo di trovarmi un rimpiazzo. Sostituire Wade era impossibile ai miei occhi. Sospirai di piacere nella sua bocca quando sentii le sue mani ancora fra i miei capelli. Quel semplice gesto mi era mancato da morire, era il solo a cui lo permettessi... il solo in quasi 37 anni di vita... ora che ci pensavo li avrei festeggiati in capo a due settimane, ma la cosa non mi interessava neppure. Si staccò da me sorridendo, di nuovo tranquillo, cercando poi di trascinarmi ancora attraverso il parco, ma opposi resistenza ritirandomelo addosso di nuovo. "No, non ho avuto nessuno in quest'anno lontano da te, Wade. Alex e Mikail hanno pagato un ragazzo perchè mi svagasse un po' una volta, ma l'ho mandato via riempiendogli le tasche di altri soldi come risarcimento per il tempo che gli avevo fatto perdere. Quando ti ho visto sapevo che saresti stato il mio ultimo uomo. Da quando ti conosco non ho voluto altri che te e anche se sapevo che, all'inizio, si trattava solo di sesso, caparbiamento mi sono impegnato affinchè la nostra storia fosse seria anche per te. Quindi non darmi dello scemo, non criticarmi perchè sono completamente andato a fondo dopo quello scoppio perchè fra noi quello incapace di rifarsi una vita senza l'altro sono sempre stato io e non ti sto accusando, anzi! Sono contento sia così perchè se fosse successo a me avrei voluto che tu andassi avanti, ma non puoi chiedermi lo stesso perchè non ce la farei" non era necessario aggiungere che, mentre lui si scopava tutta la sua divisione e chiunque avesse voglia di impersonare un martello pneumatico, io mi ammazzavo di seghe e cadevo privo di sensi a terra per le ingenti quantità d'alcool ingerite. Avrei dovuto persino tappare la bocca a Kim, altrimenti avrebbe subito colto la palla al balzo per informarlo una volta che si fosse accorta che la sua memoria stava tornando a 360°. "Comunque non è importante, soprattutto adesso. Dai andiamo." Dissi augurandomi di liquidare così la questione. Ripresi a muovermi in direzione del laghetto, sedendomi poi su uno dei divanetti del padiglione, stranamente vuoto per quell'ora. Avevo finito il mio gelato ormai da un pezzo, così presi uno dei posaceneri che si trovavano sui vari tavolini lì intorno, e mi accesi un'altra paglia offrendone poi una a Wade.

Edited by Astaroth Arslan - 23/3/2012, 16:09
 
Top
estrelas
view post Posted on 23/3/2012, 16:08




Scoppiai a ridere alla sua genuina sorpresa, non ci credevo che non se ne fosse mai accorto! Eppure era proprio così, anche se era palese agli occhi del mondo per lui no! Anche quel suo lato mi colpì non me ne ero mai reso conto nemmeno nella mia vita precendete.
Quando ci baciammo fù straordinario per me, una sensazione unica ed indescrivibile che mi fece piacere, era stupendo.
Peccato per quello che mi disse dopo. Abbassai lo sguardo a terra, io non ero stato fedele proprio per nulla e non ricordarmi di lui non mi sembrava una scusa molto plausibile.
"io non sono stato altrettanto fedele, non ricordarmi non è una buona scusa, non sono una persona così magnifica come dici, ma si, lasciamo perdere, non voglio rovinare tutto di nuovo..."
Non in quel momento almeno, volevo godermi la giornata. Mi sedetti sullo schienale del divanetto, osservando il posto, lo riconoscevo! Sgranai gli occhi osservando i pesci sotto l'acqua e sorridendo appena, era piacevole essere lì, mi piaceva davvero.
"Sai, qualche giorno fà ero con Alef in mensa, abbiamo le mense comuni, sono enormi, comunque eravamo da soli a fumarci una canna e lui mi ha detto che ero diverso, che sembravo più pazzo del solito ultimamente... L'ho guardato come se mi avesse scoperto, quel ragazzo mi conosce bene quasi quanto te anche se non in certi sensi. Ah..."
mi morsi un labbro, stavo per spararla grossa, troppo grossa, dovevo solo sperare che nessuno lo venisse mai a scoprire, forse ne avrei parlato con il mio migliore amico o nemmeno con lui alla fine.
"Posso chiederti una cosa? Sgomberate l'aeroporto di Orly fra tre giorni, non fate partire ne atterrare aerei, inventatevi una scusa qualunque... altrimenti sarà un massacro... non posso dire di più, è gia troppo così."
Presi una sigaretta sospirando ed accendendomela, mi stavo mettendo veramente a rischio con quella soffiata, l'avevamo progettata almeno un mese prima, volevamo fosse un massacro ma adesso le mie priorità erano decisamente cambiate. Se Ignat lo avesse scoperto mi avrebbe fatto saltare la testa personalmente o peggio, avrebbe riazzerato la mia memoria e tutto il resto, sarebbe stato semplicissimo per lui. Ci era già riuscito una volta ma non aveva pensato ad un altro requisito della razza umana e cioè le emozioni, erano quelle che mi stavano spingendo a parlare per bloccare tutto quello che avevamo deciso di fare.
 
Top
Astaroth Arslan
view post Posted on 24/3/2012, 00:03




yps5
Sorrisi appena della sua sorpresa quando si accorse dell'ingenuità della mia. No, non mi ero davvero mai accorto dei sentimenti di Christina ed avevo appena colto quelli di Alef... pur credendolo anche infatuato di Wade. Ero stato veramente un idiota. Misi a tacere qualsiasi altra replica, mia o sua, che lasciava ben intendere perchè non avessi mai cercato altri in quei lunghi dodici mesi separati. Glielo dissi subito dopo, sentendolo denigrarsi immediatamente. Scossi la testa sollevandogli il viso con due dita per poterlo guardare meglio negli occhi. "Non sono arrabbiato, davvero. Non mi importa più, per me è una scusa sufficiente... andiamo, Wade! Prima di due settimane fa circa per te non ero altro che un bersaglio, un nome, qualcuno da uccidere perchè ostacola i piani del tuo comandante, come potevi sapere che in realtà sono colui da cui doveva proteggerti per evitare che ti tornasse la memoria e che tu, la sua migliore creazione, potessi ribellarti a lui" ero sincero in quello che dicevo. Sì, all'inizio non ero stato tanto disposto a capire perchè fossi improvvisamente diventato un cervo dall'imponente palco di corna, ma poi ci avevo riflettuto meglio ed ero giunto alla conclusione che non mi importava affatto. Ai suoi occhi ero come inesistente fino a non molto tempo prima, quindi ero disposto a perdonarlo e a ricominciare tutto da capo non appena l'occasione si fosse presentata davanti ai nostri occhi ed ero ben intenzionato a far sì che ciò accadesse il prima possibile. Lo portai fino al laghetto, sistemandomi poi su uno dei divanetti del patio, accendendomi una paglia. L'aria fresca scompigliava le fronde degli alberi e i nostri capelli, calmando il mio animo leggermente inquieto. Averlo accanto a me risvegliava pulsioni che credevo ormai morte con lui, ma a cui non ero deciso a cedere ancora sebbene avessi ormai capito che, dopo quel giorno, non sarei riuscito a stare ancora a lungo lontano dal sapore delle sue labbra... non se mentre mi baciava mi metteva le mani fra i capelli. Dio solo era a conoscenza di quanto mi piacesse quel contatto e, se prima lo permettevo quasi a chiunque, da quando avevo perso Wade non avevo più permesso a nessuno di farlo. Quando mi dissi di Alef sospirai appena. "Hai ripreso a farti le canne, quindi" mormorai sconsolato. Avevo speso tempo ed energie a fargli prima ridurre poi perdere quel maledettissimo vizio ed ecco che scoprivo che aveva ricominciato. Lui, dal canto suo, si era dato da fare per limitare la mia dall'alcool, ma anche io non avevo resistito a lungo. "Direi che nessuno dei due è riuscito al meglio a smussare i vizi dell'uno e dell'altro. Io ho ripreso a bere come un pesce e tu hai preso nuovamente in mano gli spinelli" mi scappò un risolino esausto e vagamente rammaricato. Le vecchie abitudine erano davvero dure a morire come si diceva! Mi sistemai meglio sul divanetto non appena lo sentii parlare, anche se velatamente, dei piani della sua organizzazione. Sospirai sdraiandomi e tirandomelo sul petto. "L'aeroporto di Orly in Francia..." sospirai. "Vuol dire che dovrò parlare con quella presuntuosa di Florence! Farla ragionare sarà semplicemente un'impresa degna di Ercole... dovrò inventarmi qualcosa. Gli unici a conoscenza della verità su di te sono Aaron e Mikail, Alex sa tutto... non potevo tacergli notizie su Claire... è letteralmente impazzito quando non ha trovato il suo corpo nell'esplosione. Avremmo dovuto immaginare qualcosa comunque... non abbiamo trovato una solo traccia di voi cinque, credevamo foste stati sparpagliati per tutta Mosca, quindi non abbia prestato neppure troppa attenzione al ritrovameno delle tracce genetiche" ancora una volta mi stavo accusando di negligenza, ma non potevo farci niente. Ero stato davvero stupido a non ingannare a fondo su quella faccenda e ad arrendermi all'evidenza a causa del dolore che mi aveva sopraffatto. Sospirai ancora alzandogli di nuovo il viso. Mi era mancato così tanto che adesso pensare di stargli lontano mi sembrava assurdo. "A che ora hai il coprifuoco? Puoi passare la notte fuori o devi rientrare alla base?" avrei voluto restare con lui fino al mattino seguente, ma dovevo andare coi piedi di piombo persino coi miei stessi desideri, ma uno me lo potevo ancora concedere. Abbassai di nuovo il viso sul suo, baciandolo lentamente e non troppo a lungo, tirandogli appena il labbro inferiore coi denti al termine. "Sono il solito testone... non riesco ad arrendermi neppure ai miei stessi divieti" risi appena, guardandomi intorno. La gente stava cominciando ad arrivare, ma per il momento c'erano solo una coppietta impegnata a baciarsi ed una signora con cane e figlioletto appresso. Nessuno di loro stava prestando caso a noi, ma non c'era dubbio che, non appena il parco si fosse riempito, l'avrebbero fatto. Sospirai rimettendomi a sedere. "Dobbiamo tornare a casa, Wade. Ancora per le strade non c'è nessuno... è troppo presto ed è su questo che si basa il nostro vantaggio. Non solo sono un membro del Parlamento, ma anche il governatore assoluto del continente Inghilterra e uomo ai vertici dell'organizzazione Seven Nation Army, perciò passo decisamente meno inosservato di prima per strada. Se ci fotografassero o chiamassero dei paparazzi sarebbe come firmare la tua condanna a morte." dissi alzandomi e circondandogli le spalle con un braccio. "<b>Tieni il viso il più possibile nascosto contro la mia spalla, vedremo di sbrigarci<b>" Fortunatamente non abitavo così distante da Regent's Park da doverci davvero preoccupare seriamente, ma non riuscivo davvero a non prendere seriamente qualsiasi cosa che vedesse Wade coinvolto e soprattutto in pericolo.
 
Top
estrelas
view post Posted on 24/3/2012, 01:01




Se la metteva così mi sembrava anche meno brutta, era così strano... Insomma, se pensavo che era solo perchè mi ero dimenticato di lui che lo avevo tradito mi sentivo meglio, anche se non ne ero sicuro... non avrei dovuto comunque, avrei dovuto restare fedele anche se si, non avevo memoria di quell'uomo che mi amava così tanto.
Preferii comunque starmene zitto, non vedevo perchè continuare ad infierire su quel punto.
"la sua migliore creazione..."
sussurrai percependo la rabbia salirmi al cervello. Oh si, lo ero stato, aveva avuto da me quasi tutto quello che volevo ma poi James mi aveva bloccato e mi aveva tolto la maschera ed il mio cervello si era ribellato a qualsiasi cosa gli avessero fatto, avevo ripreso possesso di me stesso, quasi almeno, ed ora sarei stato la sua rovina! Avrei trovato il modo di fare prendere a calci in culo quel grandissimo figlio di puttana, si era appena guadagnato la peggiore serpe in seno della sua vita. Sorrisi appena a quell'idea, l'idea di infilarlo in culo a Pavolov, sempre che non mi avesse scoperto prima, in quel caso probabilmente sarei morto io.
Mi sedetti godendomi la paglia, ridacchiando appena.
"A quanto pare nessuno dei due era veramente intenzionato a smettere di farlo, anche se ho ricominciato da poco, in questa settimana per l'esattezza... ne fumo molto meno, mi dà fastidio ultimamente, tu invece bevi come un coglione, c'è tua nipote a casa con te, dovresti riddurre!"
Lo sgridai prima di confessargli dell'attacco in francia, lasciandomi tirare sul suo petto, osservandolo dopo avere incrociato le braccia sotto il mio mento, certo che era davvero bello... come aveva fatto a finire con uno come me?
"Spero per te che ti ascolti, altrimenti sarà una strage, non posso davvero dirti altri, sappi che devi fare in modo che ti ascolti."
mormorai rilassandomi, sorridendo sentendo le sue labbra sulle mie, ricambiando il bacio che mi stava concedendo, spingendomi lentamente contro di lui.
Quando si staccò ridacchiai, allungando una mano a bloccargli il capo ed infilandogli la lingua in bocca, succhiandogliela lentamente.
"mi piace quando trasgredisci alle regole... anche quelle che ti imponi da solo."
Mi morsi un labbro inferiore a quella domanda, forse avrei potuto anche restare lì a dormire, sempre che mi fossi svegliato prestissimo la mattina dopo per presentarmi puntuale per il controllo delle truppe.
"Si... posso stare a dormire da te."
poi sarei sgattalioiato via dalla finestra senza svegliarlo per evitare una qualsiasi storia da parte di chiunque, oppure potevo dire che avevo dormito da uno dei soliti che mi facevo in giro di solito.
Mi alzai quando mi disse di tornare a casa, ecco... quello dovevo proprio evitarmelo, non potevo farmi scoprire in quella maniera, non solo avrei rischiato la testa io ma anche lui.
Annuii nascondendo il viso nella sua spalla, prima di trovare una maniera migliore.
"Aspetta..."
Lo fermai con il mio migliore sorrisino angelico prima di avvolgergli le braccia al collo e saltare leggermente per cingergli la vita con le gambe, infilando il viso fra la sua spalla ed il suo collo, in quella maniera il viso era proprio nascosto, al massimo avrebbero fotografato il governatore inglese con un ragazzo abbarbicato addosso... e se qualcuno della base avesse visto la foto avrei dovuto sperare che quel qualcuno non fosse Alef altrimenti non avrei scampato l'ennessima ramanzina.
"Possiamo andare adesso..."
Assicurai tranquillo, baciandogli appena la pelle.
 
Top
Astaroth Arslan
view post Posted on 24/3/2012, 22:40




Continua a Nothing but us
 
Top
9 replies since 22/3/2012, 23:43   152 views
  Share